Amianto: cos’è, come si riconosce, come si bonifica

L’amianto, noto anche come asbesto, è un minerale dalla struttura fibrosa, caratterizzato da un’elevata resistenza al calore, agli agenti chimici, ai microrganismi, alla trazione e all’usura. Queste caratteristiche lo hanno reso, in passato, un materiale largamente impiegato in ambito edilizio e industriale. Tuttavia, l’esposizione prolungata a sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici provoca lo sfaldamento dell’amianto, che rilascia nell’ambiente fibre e fibrille tossiche e cancerogene per l’uomo. La consapevolezza dei suoi effetti nocivi per la salute ha portato alla Legge 257/92 che ne vieta, dal 1994, l’impiego e la commercializzazione. Eppure, molte strutture – come tubazioni, guarnizioni, tetti di capannoni, garage e canne fumarie – possono ancora contenere amianto, rendendo necessaria una corretta bonifica.

Facciamo chiarezza: eternit o amianto, matrice compatta o friabile

Amianto ed eternit vengono spesso confusi o utilizzati come sinonimi, ma si tratta di materiali differenti. Il primo è un minerale naturale, mentre il secondo è un prodotto industriale creato a partire dallo stesso amianto. Il termine “eternit” identifica infatti un materiale composito, nato dalla combinazione di fibre di amianto e cemento, e il suo nome deriva dall’azienda belga Eternit, che per prima sviluppò e commercializzò questo tipo di miscela agli inizi del XX secolo.

Un’altra differenza strettamente correlata riguarda la forma in cui si presenta l’amianto: generalmente l’amianto puro si trova in forma friabile, facilmente sbriciolabile, mentre l’eternit è caratterizzato da una consistenza più compatta, più solida e resistente. Questa distinzione è fondamentale perché influisce sia sul grado di pericolosità sia sulle modalità di intervento per la bonifica, con il materiale friabile che richiede maggiori precauzioni a causa del rischio più elevato di dispersione delle fibre nell’ambiente.

Riconoscere l’amianto può risultare complesso, soprattutto quando si presenza in forme compatte che facilmente si confondono con altri materiali. Per questo, diventa fondamentale conoscere gli ambiti in cui veniva maggiormente impiegato, come ad esempio:

  • Strutture metalliche portanti di edifici e locali tecnici
  • Pareti, soffitti, e tetti di unità prefabbricate, capannoni industriali e simili
  • Elementi specifici quali come porte di ascensori, condotte di areazione, canne fumarie e pluviali, porte tagliafuoco
  • Tubazioni, serbatoi, caldaie, silos, e altri componenti impiantistici

A tutela della salute e della sicurezza: le tre tecniche di bonifica dell’amianto

Fenice Coperture, autorizzata e iscritta all’Albo Gestori Ambientali, si occupa di bonifica e smaltimento di materiali da costruzione contenenti amianto da più di 15 anni. A seguito di una consulenza dedicata, durante la quale viene valutato lo stato di conservazione del materiale, i nostri tecnici sapranno consigliarti l’intervento più adatto per sanificare e rinnovare il tuo tetto.

  1. RIMOZIONE: prevede l’eliminazione dei materiali contenenti amianto mediante asportazione e smaltimento. È l’unico intervento che consente di eliminare in modo definitivo ogni rischio legato alla presenza di amianto nel sito. Fenice Coperture gestisce sia il conferimento del rifiuto pericoloso in discariche autorizzate, sia la posa della nuova copertura con materiali certificati e di alta qualità.
  1. INCAPSULAMENTO: consiste nel trattamento dei materiali contenenti amianto tramite l’applicazione a bassa pressione di un rivestimento vinilico incapsulante, distribuito in tre strati di spessore misurato in micron. Questo processo consente di inglobare le fibre, ripristinare l’adesione al supporto e formare una pellicola protettiva sulla superficie, riducendo notevolmente la possibilità la dispersione di fibre nell’ambiente. Nei successivi anni, Fenice Coperture si occupa di eseguire controlli periodici per verificare la tenuta del trattamento.
  1. SOVRACOPERTURA: prevede l’installazione di una barriera in lamiera metallica sovrapposta ai materiali contenenti amianto, che dovranno essere preventivamente trattati con prodotti incapsulanti, con lo scopo di isolarli dalle aree occupate dell’edificio. Questo intervento elimina la possibilità di contatto con il materiale pericoloso. Fenice Coperture effettua monitoraggi ambientali a cadenza annuale per verificare l’eventuale rilascio di fibre di amianto.

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