Fenice risana e ristruttura ogni tipo di copertura

Formazione, informazione e addestramento personale

Formazione, informazione e addestramento personale:

“Quello che tutte le organizzazioni cercano è l’uomo già formato e competente, una persona che sia
già stata ben formata da altri. Ma è solo quando realizzeremo che è un nostro dovere, oltre che
un’opportunità, collaborare per formare chi lavora con noi e renderlo sempre più competente
invece di cercarlo già formato, che avremo imboccato la strada della vera efficienza.”

La formazione per i lavoratori, secondo la definizione del D.Lgs 81/2008, rappresenta una parte fondamentale
del cammino educativo indirizzato a conseguire “competenze per lo svolgimento in
sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all’identificazione, alla riduzione e alla
gestione dei rischi”; in particolare, essa costituisce per ciascun lavoratore
un’insostituibile occasione di acquisizione di consapevolezza, volta a comprendere
quanta importanza riveste, per la propria ed altrui salute e sicurezza, l’adozione di
comportamenti lavorativi corretti.
Il rischio infatti, inteso come probabilità di accadimento di un evento dannoso, è strettamente correlato a
scelte organizzative e a comportamenti lavorativi impropri, scorretti o sbagliati. Il confronto e la riflessione
nei quali s’incardina l’attività formativa contribuiscono in maniera determinante ad un radicale cambiamento
dell’approccio alla prevenzione.

Formazione, informazione e addestramento.

Questi tre differenti interventi, pur presentando dunque diverse specificità e caratteristiche, non sono slegati
fra loro ma sono complementari: servono tutti per permettere ad ogni lavoratore di acquisire conoscenze e
competenze sempre maggiori in materia di tutela della propria ed altrui salute. Essi sono compresi dalla
normativa fra le “misure generali di tutela” e rappresentano, quindi, un intervento coordinato ed insostituibile
nel percorso della prevenzione.

Fonte: https://www.assolombarda.it/servizi/salute-e-sicurezza-sul-lavoro/documenti/asl-monza-e-brianza-linee-guida-per-la-formazione

Amianto e energie rinnovabili: nel Decreto un extra incentivo

Nel nuovo Decreto sulle fonti di energia rinnovabili (Fer), a settembre, sarà inserito un “premio” per chi sostituisce i tetti di amianto-cemento tipo eternit con pannelli solari. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Industria del Senato Gianni Girotto in occasione della consegna di oltre 55mila firme raccolte e consegnate al ministro dell’ambiente Sergio Costa. Con queste firme si richiede di ripristinare un extra incentivo per invogliare la bonifica di tetti costituiti da lastre in eternit che va ad aggiungersi agli incentivi dedicati a chi produce energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici.

(Ansa notizie)

Bando PSR per aziende agricole nel Veneto

Il Bando PSR della Regione Veneto è indirizzato a tutte le aziende agricole e alle cooperative agricole di produzione e ha lo scopo di incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole.

Gli interventi ammessi sono vari ma la parte interessante è l’eliminazione e sostituzione delle coperture in amianto tipo eternit e l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo (questi da installare su tetto, non a terra).

Il bando ha una graduatoria a punti e la documentazione va presentata entro il 13 aprile 2018 e l’aliquota dell’aiuto va dal 40% al 60%.

Rimozione eternit: bando Inail

La finalità dell’iniziativa è di incentivare le imprese a realizzare progetti volti al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni precedenti.

I soggetti ammissibili dei contributi sono quelle imprese che soddisfano i seguenti requisiti: iscritte alla CCIAA con attività dichiarata nella sede operativa oggetto dell’intervento, iscritte all’ INAIL, non versino in stato di liquidazione né siano sottoposte a procedure concorsuali, in regola con il DURC dell’azienda e dei singoli soci, il cui legale rappresentante o titolare non abbia riportato condanne con sentenza passata in giudicato per delitti o lesioni o violazione di norme sulla sicurezza sul lavoro, non abbiano ottenuto la concessione degli incentivi negli ultimi tre bandi.

Le spese ammesse sono gli investimenti da iniziarsi successivamente al 31 maggio 2018 e da finire entro i 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al contributo e che siano afferenti, tra le altre, alla rimozione e bonifica da materiali contenenti amianto con contestuale rifacimento della copertura.

Le agevolazioni: è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto, in conto capitale, pari al 65% delle spese ammesse, con un massimo erogabile di 130.000,00 euro.

Termini: dal 19 aprile ed entro e non oltre al 31 maggio le imprese interessate dovranno provvedere a condurre una simulazione per verificare il raggiungimento di un punteggio soglia (sulla base di parametri associati sia alle proprie caratteristiche dei soggetti proponenti sia ai progetti oggetto della domanda. Le imprese che supereranno questo punteggio potranno accedere alla fase successiva per inoltrare il progetto e la domanda di contributo mediante uno sportello telematico la cui data di apertura verrà comunicata successivamente.

Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto

Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto

S.Ord. alla G.U. N. 087 Serie Generale Parte Prima del 13.04.92 Supplemento 064 del 13.04.92 – Legge 27 marzo 1992, n. 257

Disposizioni generali

La presente legge concerne l’estrazione, l’importazione, la lavorazione, l’utilizzazione, la commercializzazione, il trattamento e lo smaltimento, nel territorio nazionale, nonché l’esportazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono e detta norme per la dismissione dalla produzione e dal commercio, per la cessazione dell’estrazione, dell’importazione, dell’esportazione e dell’utilizzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da amianto, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi e alla riconversione produttiva e per il controllo sull’inquinamento da amianto

Linee interpretative regionali esposizione amianto

Linee interpretative regionali per la sorveglianza sulle attività lavorative con esposizione all’amianto (titolo IX capo III d.lgs. 81/08).

DGR 265 del 15 marzo 2011 della Regione Veneto

Il presente documento si applica con riferimento alle attività lavorative (manutenzione, rimozione, smaltimento, trattamento dei rifiuti e bonifica delle aree interessate) che possono comportare esposizione di lavoratori ad amianto (actinolite, grunerite, antofillite, crisotilo, crocidolite, tremolite). Nelle attività nelle quali vi sia presenza di materiali contenenti amianto ogni datore di lavoro deve valutare la sussistenza di situazioni di rischio per esposizione ad amianto per i propri dipendenti e definire le azioni da intraprendere per perseguire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e della popolazione.