Rimozione lastre contenenti amianto
Cos’è l’amianto
L’amianto è un minerale a struttura fibrosa che in passato è stato largamente utilizzato in molte applicazioni per le sue molteplici capacità tecnologiche.
Essendo stata riconosciuta nel tempo la pericolosità delle sue fibre se inalate, con la legge 257/92 ne è stato vietato, su tutto il territorio nazionale, la produzione, il commercio, l’estrazione e l’importazione.
Se i materiali contenenti amianto non vengono manomessi e sono in buone condizioni non comportano un rischio.
Procedure per la rimozione
L’impresa affidataria deve presentare il “Piano di Lavoro” alle autorità competenti e successivamente aspettare i 30 giorni di silenzio/assenso.
Gli operatori, prima di procedere alla rimozione delle lastre devono provvedere, utilizzando un pompa airless, a trattare tutte le superfici dei materiali interessati alla bonifica con un prodotto vinilico incapsulante colorato (prodotto da https://www.venber.it/).
Una volta sganciati i fissaggi, le lastre in amianto si posizionano sopra un foglio di nylon appoggiato su un bancale.
Il bancale viene successivamente sigillato con il nylon di adeguato spessore, chiuso con del domo pack e con nastro adesivo indicante la dicitura “attenzione pericolo amianto”.
I bancali così confezionati vengono trasportati e conferiti in discariche per rifiuti pericolosi.
L’impianto finale rilascerà al produttore del rifiuto la quarta copia del formulario indicante il peso effettivo la data e l’ora del conferimento.
Tutte queste attività devono essere svolte da aziende iscritte all’Albo Gestori Ambientali.
Per informazione e preventivi: https://www.fenicecoperture.it/